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Il direttore

È iscritto all’Ordine dei giornalisti dal 2020 ma non lasciatevi ingannare, fin dalla sua giovinezza Gianmatteo Ercolino ha sempre dimostrato di non essere un giornalista come tutti gli altri; anzi, in un certo senso all’inizio non sembrava neppure destinato ad essere un giornalista … sfogliando le pagine del suo curriculum probabilmente non leggerete la storia di un uomo abituato a ricoprire incarichi con stipendi a sei cifre o a conseguire dei master in qualche importante metropoli straniera; non scoprirete la storia di un borioso signore avvezzo a trascorrere le sue giornate seduto comodamente sulla sua poltrona enumerando le proprie qualità giornalistiche e illudendosi che questo sia sufficiente a trasformarlo in una personalità influente della stampa nostrana. Gianmatteo Ercolino è piuttosto un uomo che ha legato la sua formazione e la sua storia al proprio sudore e al proprio impegno cercando di migliorare giorno dopo giorno come professionista non solo attraverso lo studio ma anche se non soprattutto tramite l’esperienza sul campo e la voglia mettersi in gioco; il suo sogno di crescere professionalmente e d’imparare quante più cose possibili sul mondo del giornalismo si è tradotto, molto banalmente, nell’ascoltare i suoi colleghi e i suoi collaboratori che da più tempo di lui svolgevano questo mestiere; la sua ambizione di poter continuare a lavorare nel mondo dell’informazione si è concretizzata nel fatto di rimboccarsi le maniche e di impegnarsi tutti i giorni con amore e dedizione per le riviste con cui ha collaborato negli anni cercando giorno dopo giorno di non accontentarsi degli obiettivi raggiunti e di provare sempre a superare i propri limiti. La sua filosofia nel lavoro come nella vita è quella di non dormire mai sugli allori ma di conservare quella cultura del sacrificio e della dedizione senza la quale, probabilmente, non sarebbe mai andato da nessuna parte; iniziare a lavorare prima dei suoi colleghi e finire quando loro hanno ormai terminato da tempo; affrontare ciascuna notizia, ciascun articolo, ciascuna parola con ossessiva scrupolosità provando sempre a chiedersi se e in che modo è possibile perfezionarsi al fine di offrire al pubblico un’esperienza di lettura migliore … sono queste le caratteristiche su cui si basa la sua credibilità e la sua leadership all’interno di Y e sono questi i motivi per cui, in definitiva, è stato nominato Direttore della Rivista. Ma facciamo un passo indietro …

Gianmatteo Ercolino nasce a Foggia il 5 aprile 1993. Durante la sua primissima adolescenza scopre la passione per la letteratura, arrivando a soli diciott’anni a pubblicare il suo primo Romanzo e scoprendo nei libri una passione che non l’avrebbe mai abbandonato definitivamente; negli anni avrebbe pubblicato altri romanzi, raccolte di racconti e opere letterarie di varia natura vedendo i propri sforzi premiati dalle lusinghiere vittorie di numerosi premi nazionali e internazionali; eppure, è solamente nel 2017 che decide di tentare l’avventura (o la follia, secondo alcuni) di sperimentarsi come giornalista giungendo a collaborare con l’ “International Web post”, un prestigioso magazine d’informazione. Fin da subito il suo stile pungente e al tempo stesso innovativo lo portano a distinguersi come un giornalista in grado di fare del senso critico, dell’imparzialità e dell’accuratezza i propri punti di forza; tutte qualità che si traducono nel conseguimento del premio “Dal Sociale per il Sociale” con la motivazione che “scrive col cuore, sempre alla ricerca di un’oasi di verità nell’immenso deserto della menzogna (…) e conosce ed usa la forza delle parole come armi culturali per diffondere una informazione profondamente libera.”

La sua perseveranza, unita alla sua passione per la letteratura e per il mondo della cultura in generale lo hanno portato nel 2021 a contribuire alla Fondazione di Y divenendone nel mese di settembre dello stesso anno il primo Direttore responsabile e consacrandosi come uno dei più giovani professionisti in Italia a ricoprire questo ruolo. Eppure, in fondo non è stato il desiderio di conseguire nuovi record, riconoscimenti o soddisfazioni personali a spingerlo ad accettare l’incarico quanto la sua determinazione di contribuire alla crescita di Y e di renderlo un giornale in grado di rappresentare un emblema di qualità ed efficienza nel mondo dell’informazione italiana; dopotutto, nonostante il trascorrere degli anni Gianmatteo Ercolino è sempre rimasto lo stesso ragazzo di un tempo: forse meno giovane ma sempre animato dal medesimo febbrile desiderio di offrire notizie inedite e approfondite a chiunque abbia la pazienza di leggerlo nonché di assicurarsi che i propri redattori siano disposti a fare esattamente lo stesso.

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